IL GIARDINO GIAPPONESE E ZEN
ispira sentimenti di tranquillita', di calma e di serenita', e' un angolo di riposo che ci si concede lontano dalla citta' e dai ritmi frenetici del vivere moderno. Essenziale e' il rispetto della natura e delle sue leggi ma anche l'ospitalita', per stupire ed emozionare gli ospiti della casa. Durante tutto l'anno deve accompagnare la casa nel cammino delle stagioni oppure come nel caso del giardino zen di soli ciottoli e pietre, deve rimanere immutato, come un quadro da guardare, un giardino di contemplazione e meditazione che ispira sentimenti profondi.
Per avvicinarsi alla tecnica e alla filosofia che stano alla base della creazione dei giardini giapponesi consideriamo prima gli elementi fondamentali da prendere in considerazione prima della progettazione. Pietra, piante, acqua sono i tre elementi che sono quasi sempre presenti in questo giardino. l'equilibrio tra questi elementi è assai delicato e ha diversi scopi.
Uno è quello di provocare nell'osservatore la sensazione che il giardino sia di grandi dimensione, vengono quindi posizionate le pietre piccole sullo sfondo e le grandi nel centro; i corsi d'acqua e i laghetti sono formati in modo da simulare le forme di un lago che si estende in lontananza; le pietre ricordano i rilievi montuosi.
Un secondo scopo è quello di generare un senso di pace e di armonia generale attraverso alcuni accorgimenti che gli abili giardinieri giapponesi hanno col tempo individuato basandosi sull'osservazione della natura. Dal punto di vista geometrico sono assolutamente da evitare le simmetrie e in generale i numeri pari, ce troppo ricordano ciò che è artificiale. I gruppi di rocce sono composti sempre da elementi diversi e di numero dispari, alternando elementi maschili (alti e spigolosi) ad elementi femminili (bassi e dalle forme morbide).Ad ampi spazi vuoti vengono alternate zone fitte e apparentemente disordinate, a linee geometriche vengono contrapposti elementi dalle forme naturalmente irregolari.
La scelta delle razze vegetali cade solitamente sulle piante tipiche degli ecosistemi giapponesi: il pino, l'acero, il bamboo, l'azalea etc. La coesistenza di così tanti elementi in contraddizione è proprio ciò che rende un giardino giapponese una costante ricerca di avvicinamento all'armonia della natura. Ciò che sta alla base del posizionamento minuzioso di tutti gli elementi è il concetto di sintesi delle sensazioni che, in un piccolo spazio, la natura provoca istintivamente in un' osservatore.
IL GIARDINO GIAPPONESE ( SHAKKEI )
Questo tipo di Giardino Giapponese utilizza gli elementi naturali del paesaggio circostante per creare all'interno dello stesso, un percorso spirituale di comunione con la natura ed il luogo. Elementi di questo giardino sono il LAGHETTO e la CASCATA, come anche l'isola al centro del laghetto e i movimenti del terreno e pietre a rappresentare montagne: un vero e proprio paesaggio preso in prestito dalla natura. Molto importanti sono i diversi punti di vista in movimento e da fermi per la contemplazione: il sentiero nel giardino conduce ad essi attraverso le tipiche step stones, pietre passo che scandiscono il lento ritmo di conoscenza ed esplorazione.
L' equilibrio e' il vero protagonista del giardino giapponese, equilibrio tra le parti: non vi devono essere elementi troppo grandi, pesanti o scuri, oppure devono essere controbilanciati da altri piu' piccoli, leggeri, chiari. E' il principio dello Yin e dello Yang, femminile e maschile, in cui ogni cosa e' controbilanciata dal suo opposto. L'assimetria e un impressione di ordine devono tessere la trama del giardino. La natura avvolge il giardino e il giardino apre una porta per l' uomo verso essa. I suoni dell' acqua che scorre e cade, il vento che fa' stormire le foglie; in questo scenario l' uomo assiste allo scorrere del tempo e viene ricondotto alla transitorieta' della vita umana. Il tutto deve essere improntato alla semplicita', a qualcosa di lasciato incompleto come in una poesia che lascia infinita' di allusioni. E i materiali sono accuratamente scelti e in armonia con il resto: pietre, bamboo, legno, ciotoli, rendono il giardino un piccolo angolo che richiama la natura e la bellezza che ci circonda.
IL GIARDINO DELLA CERIMONIA DEL TE' - LA FONTANA TSUKUBAI
Altro tipo di giardino giapponese tipico sviluppatosi nel XVI secolo. Un giardino molto piu' spirituale che utilizza la Fontana Zen Tsukubai per la purificazione. Un lento sentiero di pietre passo conduce verso una parte interna piu' piccola e raccolta nei pressi della stanza da te', sukiya. Un percorso quindi cerimoniale per spezzare i legami con il mondo esterno ed entrare in uno stato di tranquillita' e meditazione.
IL GIARDINO ZEN SECCO ( KARESANSUI )
Il giardino zen dei templi buddhisti del Giappone, e' quello secco, di sole pietre e ciottoli, in giapponese Karesansui. Questo tipo particolare di giardino ha origine con l' avvento in Giappone del Buddismo Zen, verso la fine del VI secolo, come ausilio alla meditazione, alla contemplazione e preghiera dei monaci buddisti.
L' esempio più classico che conosciamo di qeusto tipo e' il giardino del tempio di Ryoan-ji, a Kyoto.
La natura anche se non sembra a prima vista e' presente ma in forma simbolica: sabbie e rocce rappresentano l'acqua e le montagne (o isole), portando al limite il concetto minimalista del buddismo zen. La disposizione delle pietre segue schemi precisi, la sabbia viene accuratamente rastrellata attorno alle pietre raffigurando in questo modo le onde del mare. Lapietra, presente in pochi esemplari accuratamente scelti, non solo sta a rappresentare montagne e piante, ma è simbolo di tutte le cose del mondo naturale. Essa si erge a icona dell'esistenza stessa delle cose come le percepiamo, rappresenta la materia in contrapposizione con gli spazi vuoti.
Di solito i giardini Zen, sono piccoli giardini, circondati da muri e osservati come quadri da piattaforme o verande. Un giardino quindi da contemplare, che evoca un significato profondo nell' osservatore e nel suo percorso spirituale e di meditazione. In alcuni casi vengono utilizzati muschi, piante tapezzanti e conifere potate, rododendri ed aceri, a simulare coste e isole. Altre volte si utilizzano anche ponticelli, lanterne, pietre segnapassi e piccole fontane in pietra e bamboo.
Il seguace dello zen è quindi un'osservatore, ed è parte della natura, Egli non cerca di comprendere, il suo campo di azione è l'interazione pacifica con li naturale divenire del mondo materiale.
Il Tempio di Ryoan-ji è famoso per il suo giardino, un perfetto esempio di ispirazione Karesansui. Quindici rocce emergono da un mare di sabbia bianca. La sua semplicità e la sua purezza sono l’emanazione dei principi del Buddismo Zen.
GIARDINO DEL TEMPIO DI GOKONOMIYAJINJIA KYOTO
Una lanterna in pietra accompagna la grande vasca in pietra in questo giardino zen secco. Dietro la lanterna intravediamo un ottimo esempio di pietre disposte a cascata. I pini bianchi dai rami apparentemente immaturi, sono quasi esclusivamente di varietà goyomatsu, affiancati da una camelia dai cinque colori, la preferita di Kobori Enshu creatore del giardino. Da notare inoltre l'alta qualità della copertura in muschio che in maniera progressiva e morbida si fonde con il fondo di ghiaia zen.
TEMPIO DI SANJI CHIONJI - KYOTO
Questo giardino è conosciuto col nome di giardino degli immortali. E' costituito da un laghetto di ghiaia ed un ponticello in pietra che simboleggia il passaggio da questo mondo all'aldilà. La pietra più importante è quella presente dopo il ponte a sinistra chiamata pietra immortale, presente sul luogo ancor prima che il giardono giapponese fosse realizzato dai monaci.
TEMPIO DI SHOKOKUJI - GIARDINI KOISANDO - KYOTO
Creato dal famoso maestre zen Muso Soseki, questo giardino in puro stile karesansui. La disposizione delle otto pietre presenti, disposte prevalentemente su di una direttrice orizzontale, fanno pensare ad un design di recente realizzazione, ma sono in realtà state posate in momenti diversi dallo stesso autore del giardino, che ebbe a lungo dubbi sul loro posizionamento. Ai lati del giardino, ove un tempo scorreva un vero e proprio canale, ora esiste una copertura in ciotoli che ricorda il flusso dell'acqua. La bellezza e la qualità di questo giardino zen si apprezzano nella vastità degli spazi vuoti, sapientemente dosati per fermare la percezione del tempo nello spettatore.

















